In italiano il passato prossimo è un tempo usato per indicare un'azione trascorsa da poco, non ancora conclusa o che ha effetti nel momento presente. Si forma in questo modo:
presente indicativo di essere o avere + participio passato del verbo in questione
Ad esempio: Ieri ho studiato tutto il pomeriggio.
Mio zio ha scritto un libro molto interessante.
Quest'anno siamo andati in vacanza alle Maldive.
Sono uscita mezz'ora fa.
Le forme regolari del participio passato sono:
- verbi in -are > -ato mangiare > mangiato
- verbi in -ere > -uto credere > creduto
- verbi in -ire > -ito salire > salito
Ma bisogna fare attenzione a una bella lista di participi passati irregolari che vedremo più avanti.
Altro punto importante: quando devo usare l'ausiliare essere e quando avere?
In generale si può dire che la maggior parte dei verbi vuole avere ad eccezione delle seguenti categorie che richiedono essere.
Si tratta dei verbi:
1) intransitivi, che cioè non hanno un oggetto diretto. Fra questi troviamo essere, nascere, costare, diventare, piacere, ecc.
Dove sei nato? Quella gonna è costata EUR 5.
2) di stato in luogo come stare, rimanere, restare
Ieri siamo rimasti a casa tutta la sera.
3) riflessivi come lavarsi, pettinarsi, vestirsi, alzarsi, ecc. senza alcuna eccezione
Questa mattina mi sono vestita in fretta.
4) di movimento, fra cui troviamo partire, cadere, entrare, arrivare, uscire, salire, tornare, ecc.
L'aereo è partito in orario. Sono entrati senza bussare.
La scelta dell'ausiliare è importante anche perché se uso il verbo essere il participio passato si accorda con il soggetto della frase.
Giorgia è stata in Spagna. I nostri amici sono arrivati tardi.
Le eccezioni non sono finite :-( e dobbiamo ancora vedere i participi irregolari, ma credo che per il momento sia il caso di fermarci qui.
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